Il pane integrale di Hotel Luxor

Il pane integrale di Hotel Luxor

Il pane integrale di Hotel Luxor…in versione casalinga! 

Oggi, per ingannare il tempo, ho fatto una serie di dirette facebook, per documentare la realizzazione di questa ricetta. Non è stato facile programmare precisamente gli orari. Del resto la lievitazione del pane artigianale dipende da molti fattori: temperatura, umidità dell’aria, qualità della fase di manipolazione e ..non da ultimo: umore dell’operatore 😉

E’ andato tutto bene. 😀

La ricetta che vi propongo è molto semplice e può essere fatta con qualsiasi farina abbiate a disposizione. Se avete solo farine senza glutine però, vi posso dare una ricetta ad ok. Chiedete pure;-)

La canapa

La canapa, o meglio, la farina di canapa che avevo in dispensa è finita tra gli ingredienti, ma non è indispensabile. In ogni caso vi lascio qualche informazione a riguardo, anche se ne abbiamo usata pochissima, perchè ritengo che sia un ottimo prodotto. La canapa rientra in quelli che si definiscono Super Food, cioè alimenti con proprietà nutritive di alto valore per la salute. La canapa si può trovare in diverse forme tipo olio, semi o farina. Contiene grandi quantità di proteine nobili, cioè quelle proteine che contengono tutti gli aminoacidi essenziali al funzionamento del nostro corpo. La canapa contiene anche vitamina A, E, B2, PP, C, sali minerali, omega 3 e omega 6. La canapa ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, rinforza il sistema nervoso ( che in questo particolare periodo non guasta…eheheh) e l’apparato respiratorio.

Detto questo, passiamo alla ricetta…

Servirà:

  • 550 gr di farina tipo 2 (oppure integrale, di farro, di kamut..)
  • 50 gr di farina di canapa (facoltativa, se non l’avete usate una farina senza glutine o semola)
  • 2 cucchiai di semi misti (abbiamo usato lino e sesamo, ma vanno bene anche altri a vostro piacere)
  • 1/2 cubetto di lievito fresco o una bustina di lievito madre secco
  • 350 gr di acqua tiepida
  • 1 cucchiaino di agave (o malto o zucchero)
  • 40 gr di olio di mais bio
  • 40 gr di olio extrav di oliva
  • semola qb

PROCEDIMENTO:

Versate l’acqua in un boccale, unite il lievito sbriciolato (delicatamente..), l’agave e mescolate con cura. Tenete da parte.

Trasferite le farine in una terrina. Utilizzate una frusta per mischiarle insieme. Prendete il boccale con il liquido lievitante e aggiungete gli oli. Miscelate bene i liquidi utilizzando la frusta. Iniziate a versare il composto ottenuto sulle farine e mescolate inizialmente con un cucchiaio. Quando la massa prenderà corpo, spolverizzate il piano di lavoro con la semola e trasferite l’impasto per lavorarlo a mano. Procedete la manipolazione con movimenti intensi e precisi, fino a quando avrete ottenuto una massa liscia ed omogenea. A questo punto schiacciate i semi nel mortaio e poi uniteli all’impasto cercando di inglobarli. 

Ora formate una palla e mettetela all’interno di una terrina di vetro più o meno della stessa dimensione. Coprite con pellicola ben tesa. Questa operazione consentirà all’impasto di sviluppare una buona prima lievitazione, contenendo la forza all’interno. Riponete in luogo riparato da correnti. Dopo circa 45/ 70 minuti (dipende dalle condizioni atmosferiche, calore, umidità), togliete la pellicola e date la forma.

Oggi abbiamo diviso la massa in due parti. Una è stata riposta nello stampo a cassetta e con il resto abbiamo formato 7 panini. Questo procedimento è ovviamente modificabile secondo le vostre necessità o gusto.

Adagiate i panini sulla teglia del forno (rivestita di carta forno) e lasciate lievitare fino al raddoppio (sempre in luogo riparato). Ci vorrà circa un’ora.

Riscaldate il forno a 180 °.

Cuocete i panini per  12/15 minuti. Sfornate e fate raffreddare su una gratella. Cuocete ora il pane a cassetta per circa 35 minuti. Se necessario (cioè se diventa molto colorito superficialmente) dopo 15 minuti abbassate la temperatura a 165°.

Sfornate il vostro meraviglioso pane e fatelo raffreddare completamente, prima di affettarlo. Si conserva molto bene tagliato a fette, messo in busta e riposto in frigorifero. Anche in freezer, se necessario.

Buon pane quotidiano a tutti e…addio fornaio!

Barbara

 

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