Cassoni con le rosole
I cassoni con le rosole sono un altro grande classico primaverile. Fragranti e profumati come solo la piadina romagnola può essere, il ripieno di rosole rende questi cassoni davvero unici. Una ricetta antica, quando la piadina era l’unico pane in Romagna. Ai giorni nostri potete trovare i cassoni romagnoli con le farciture più bizzarre, ma i primi ripieni, che a mio avviso rimangono i migliori, erano a base di cavoli stufati o erbette di campagna…Sapori semplici, autentici. I cassoni con le rosole si fanno in questo periodo: quando spuntano le rosole, appunto.
Le rosole
Le rosole, dette anche “rosli”, sono la pianta del papavero, hanno proprietà depurative e purificanti, come molte erbe spontanee. Come sempre la natura ci aiuta e ci fornisce quel che serve all’organismo per i cambi di stagione. Il periodo di raccolta corrisponde a marzo/aprile, prima che le piante crescano troppo per prepararsi alla fioritura. In questo periodo le foglie sono tenere e leggere. Delicatamente perfette per la preparazione dei cassoni con le rosole 😉
Ecco gli ingredienti che serviranno per 4 cassoni:
PER LA PIADINA
- 300 gr di farina integrale
- 150 gr di acqua
- 50 gr di olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaino raso di sale fine
- 1 punta di bicarbonato
- semola qb
PER LA FARCITURA
- 1 mazzo di rosole freschissime (circa 1 kg)
- 2 spicchi d’aglio
- sale, pepe nero, olio extravergine di oliva
La sera prima:
Lavate, scolate e “battete a coltello” le rosole. Questo termine “battitura” prevede l’utilizzo di un coltello a lama piatta un po’ pesante. Se non lo avete non importa. Utilizzate il vostro e tritate meglio che potete le erbette, senza strapparle. A questo punto trasferitele in una terrina e cospargetele con un cucchiaio di sale fine. Massaggiate bene le rosole, trasferitele in un largo colino che appoggerete su una terrina, copritele con un canovaccio e lasciate le vostre erbette così sospese, fino al giorno seguente.
La mattina dopo, buttate l’acqua di scolo che troverete nella terrina e trasferite le rosole. Conditele con aglio tritato, olio, sale e una generosa dose di pepe…come vorrebbe la tradizione romagnola…;-) Lasciate insaporire mentre impastate la piadina.
Mettete la farina, insieme al sale e al bicarbonato, in una terrina. Mescolate. Unite acqua e olio in un boccale, poi versate lentamente sulla farina, cominciando ad impastare. Spolverizzate il piano di lavoro con la semola, trasferite l’impasto, lavorate ancora un pò con le mani, formate una palla e avvolgetela con la pellicola. Fate riposare almeno 1 ora.Trascorso questo tempo, dividete l’impasto in 4 parti. Formate delle palline.
ora facciamo i cassoni
..e ora facciamo i cassoni! Spolverizzate il piano di lavoro con la semola e stendete le piadine con il matterello fino a 2 mm di spessore, dando la forma rotonda. Farcite una metà esatta della piadina con le fantastiche rosole, lasciando libero il bordo esterno per circa 1 cm. Inumidite il bordo con acqua e adagiate la porzione libera di piadina sulla farcitura, formando il cassone. Sigillate il bordo a semiluna con i rebbi di una forchetta. Scaldate bene il testo per la piadina ( o una padella con fondo spesso, in alternativa), tenete una fiamma medio bassa e adagiate il vostro cassone. Cuocete fino a doratura su ambo i lati (vedi foto)
Sentite il profumo?…ma soprattutto: ce l’avete un bicchiere di Sangiovese per completare l’esperienza…;D
Buon lavoro ..la Romagna vi ama<3
Barbara
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